Assemblea del WWOOF Italia 2013 al Panta Rei
1marzo 11, 2013 di decreblog
Qualche giorno fa abbiamo partecipato all’incontro annuale tra Host e Viaggiatori (Wwofers) ospitato dal Panta Rei, un “centro di esperienze per l’educazione sostenibile” a Passignano sul Trasimeno.
La nostra decisione di partecipare è nata da una gran voglia di rivedere quei bei volti sorridenti che avevamo incontrato per la prima volta ad ottobre: eravamo nel bel mezzo della prima esperienza da Wwoofers e ci eravamo ritrovati fortunati ospiti all’incontro dei coordinatori.
Da allora proviamo un senso di intima riconoscenza per queste persone che con il loro esempio ci stanno aiutando a cambiare molte cose nelle nostre vite, così abbiamo deciso di partecipare con altri due amici, azzerando le considerazioni su distanze e sui consumi di benzina.
L’incontro con questi “fratelli maggiori” che da anni mettono in pratica la decrescita, l’auto sostentamento, l’ecologia reale ha anche una chiave di lettura politica.
Le recenti elezioni hanno dimostrato chiaramente che il bisogno di un cambiamento è forte, anche se probabilmente per molti è poco chiaro come realizzarlo.
Per questo dobbiamo stare vicini a chi (come il WWOOF) ha aperto faticosamente la strada (non certo per opportunismo politico o mediatico).
UNA GIORNATA FATICOSA
La giornata, per i coordinatori, era iniziata molto presto.
Mentre noi eravamo ancora in viaggio, insieme avevano dovuto affrontare i temi all’ordine del giorno, e preparare le proposte che sarebbero poi state votate dall’assemblea.
Arrivato il momento del pranzo, Host e Viaggiatori si sono finalmente ritrovati insieme per godere dell’ospitalità del Panta Rei e dell’abbraccio degli altri soci.
IL POMERIGGIO E’ STATO DEDICATO ALLE VOTAZIONI.
Il bilancio è uno strumento importantissimo: le nostre scelte ci identificano molto più di quanto non sembrino dire i numeri.
Uno spostamento di poche migliaia di euro verso iniziative virtuose o consumi critici può essere molto significativo per i diretti interessati, ma soprattutto rende leggibile la visione dell’organizzazione rispetto alle priorità da affrontare.
Per questo ogni decisione è stata messa ai voti, e tante sono state le opinioni dibattute apertamente, compresa quella davvero spinosa di aumentare il costo dell’iscrizione, che di fatto (seppur motivata) alza la soglia di ingresso al Wwoof.
Forse qualche soluzione alternativa potrebbe nascere dalla collaborazione con Mag6, ma era troppo presto per parlarne.
Mi è sembrato di cogliere un aspetto molto importante, forse poco enfatizzato nel dibattito che si è protratto fino ad ora di cena.
Da più voci ho sentito una richiesta chiara di destinare più energie alla comunicazione: probabilmente il “romantico” mondo degli Host e degli indaffaratissimi coordinatori dovrà presto fare i conti con le richieste dei Wwoofers che, spesso provenienti da altri Paesi o semplicemente anagraficamente più abituati ad usare internet, vorranno fare network ed essere informati con qualcosa in più di una semplice mail.
Succede nel mondo, è successo anche in Italia e non si può ignorare: ora che abbiamo spento la televisione, dobbiamo imparare tutti ad accendere il computer ed “abitare” in modo sostenibile anche questo ambiente.
Operazione non impossibile: basterebbe, ad esempio, aprire il forum dei coordinatori anche ai viaggiatori, ed abituarsi a dialogare e prendere le decisioni insieme (questa, ci potete scommettere, sarà una richiesta che prima o poi qualcuno farà).
STANCHI MA FELICI
Con il consueto ritardo sul programma l’assemblea si è sciolta per lasciare spazio a musica, ottimo cibo e tante risate in compagnia.
E’ stato un peccato che i “viaggiatori” fossero numericamente poco rappresentati.
Non sarebbe male se nei prossimi incontri si potesse contare su una presenza più significativa e attiva, magari portatrice di idee e progetti che potrebbero aiutare i nostri cari Host (in uno scambio reciproco in puro stile Wwoof) a rispondere alle opportunità di questi strani tempi.
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